Il canto dell’urogallo. Omaggio a Mario Rigoni Stern
Sergio Di Benedetto
con: Matteo Bonanni
regia: Sergio Di Benedetto
Mettersi in ascolto del bosco, dei suoi rumori, dei suoi abitanti, e insieme mettersi in ascolto di un uomo che come pochi ha amato e cantato la natura, la montagna, la comunità: Mario Rigoni Stern.
Lo spettacolo è un camminare teatrale per i sentieri del bosco, alzando lo sguardo al larice, al pino, all’abete, sulla tracce del ‘lepre’, della volpe, del capriolo, delle api, fino a sentire il canto dell’urogallo, animale arcaico e padrone dei boschi, «animale-relitto», animale simbolo di un mondo non ancora scomparso. E camminando, intrecciare la storie della natura a quelle degli uomini, malgari e pastori, carbonai e boscaioli, contadini e soldati: racconti di vite sullo spartito della storia e della montagna.
Così Rigoni Stern ci rende partecipi della sua poetica delicata e del suo sguardo, per tornare a riconciliare uomo e natura, tempi moderni e antiche stagioni, case e boschi. Uno spettacolo per tornare a respirare, omaggiando una grande figura della cultura italiana.
Il canto dell’urogallo. Omaggio a Mario Rigoni Stern
di Sergio Di Benedetto
con Matteo Bonanni
regia di Sergio Di Benedetto
Note tecniche
Lo spettacolo è un racconto costituito da parti recitate alternate a letture teatrali tratte dai testi di Mario Rigoni Stern sul tema della natura e del rapporto tra uomo e natura. La durata è di circa 60 minuti. Può essere realizzato sia in spazi chiusi (teatri, sale civiche, biblioteche, etc…) sia all’aperto. È prevista la possibilità di avere un accompagnamento musicale dal vivo con fisarmonica.