Rachele, la moglie dell’Apostolo

di Sergio Di Benedetto

con: Sandra Zoccolan, Angelo Zilio, Matteo Bonanni, Federica Ombrato, Fabio Sarti

regia: Fabio Sarti

Nella Sacra Scrittura si parla della suocera di Simon Pietro, da cui si deduce che senz’altro egli era sposato. Tuttavia nulla si conosce della moglie dell’apostolo. Questa reticenza ha portato a qualche leggenda, storicamente poco attendibile, ma soprattutto al silenzio su una figura che desta curiosità: chi era questa donna? Quale rel

azione la unì a Pietro? Come visse la chiamata del marito e la presenza di Gesù nella sua vita?

Dove non arriva la storia può arrivare l’arte, nel tentativo di ricostruire una vicenda oscura e rispondere agli interrogativi che essa pone.

Cercando di fare luce dietro questa cortina di mistero, Rachele. La moglie dell’Apostolo mette in scena il dramma umano di una donna che si è sentita abbandonata dal marito e tradita dal Maestro di Nazareth, verso cui nutre sfiducia e ostilità, perché le ha tolto il bene più prezioso, l’amato.

L’intero spettacolo è ambientato nel momento in cui l’incredulità di Rachele sembra aver ragione: il Sabato Santo. È il giorno dello smarrimento dei discepoli, del silenzio, della delusione profonda. È questa l’occasione più adatta che la donna ha per cercare di riportare a casa Pietro, sfidando Andrea e Giovanni e soprattutto la figura del grande Assente, morto in croce, per una rivincita esistenziale che ha il

sapore della vittoria, perché tutta la vicenda del Nazareno appare come un’illusione finita nel peggiore dei modi.

Il sabato è il giorno del silenzio di Dio, dell’abisso delle tenebre, in cui la parola “fine” cala su un’avventura che ha il sapore troppo umano del fallimento.

Solo un’altra donna, Maria di Magdala, saprà replicare al risentimento di Rachele, indicandole un altro modo di amare, imparato dal Maestro. Ma questo non è sufficiente: la donna dovrà fare esperienza diretta del Risorto per tornare a un amore liberante e inclusivo. Il finale tuttavia lascia solo intravedere questo possibile incontro: è il mistero della resurrezione, che si propone, ma non si impone per la sua evidenza. Rachele rimane personaggio non risolto, lasciando al pubblico la scelta di capire se sciogliere o no la tensione della donna verso il Nazareno, perché con la sua morte in croce finisce il tempo della compagnia visibile, inizia quello della fede.

L’uomo contemporaneo sentirà particolarmente vicina la moglie di Pietro, perché gli interrogativi della donna sono quelli dell’uomo di oggi, e di sempre; lo spettatore potrà porsi ancora una volta la domanda, a cui già rispose Pietro: chi è realmente Gesù di Nazareth?

 

Lo spettacolo è andato in scena:

  • 9 aprile 2017, chiesa di santa Marcellina e san Giuseppe alla Certosa, Milano
  • 11 aprile 2017, chiesa di san Giorgio, Morbio Inferiore, Ticino
  • 23 giugno 2017, villa Cagnola, Gazzada (VA)
  • 29 settembre 2017, salone polivalente di san Maurizio al Lambro (MI)
  • 7 ottobre 2017, teatro parrocchiale di Roveleto di Cadeo (PC)